Home        Dove siamo        Servizi        Cultura       Lacedoni@News        Fotografie       Genealogy       Contattaci

   
 

Brevi Cenni Storici

 
   
 

ESTRATTI DAL LIBRO 'LACEDONIA: IMMAGINI E PROSPETTIVE'

di Vincenzo Saponiero e Giuseppe Chicone

 
   
 
  • Abitata fin dall’età neolitica (come testimoniano i resti di armi in rame e altri reperti), Lacedonia fu chiamata  prima  Akudunniad dagli Osci e  poi  Erdonea  forse dal nome di un conquistatore. Dopo frequenti distruzioni, fu riedificata dai Romani, prese il nome di Aquilonia, venendo inclusa nella Tribù Galeria.  Si chiamò, in seguito, Al Cidonia e Cedogna fino al 1800. Infine, prese l'attuale denominazione.

  • L’immagine più antica dello stemma di Lacedonia era l'Aquila; lo stemma della Cicogna apparve per la prima volta in un manoscritto del 212 a.C.

  • Le tracce più visibili della sua antichità ci portano nel 293 a.C. ad Aquilonia (oggi Lacedonia), dove, in località detta «Chiancarelle», fu combattuta la battaglia decisiva della terza guerra sannitica e la formidabile Legione linteata fu annientata dai Romani. Il Corso Aquilonese, sua strada importante, ne richiama l'antico nome.

  • Sotto Roma, era un importante Municipio, come attestano le lapidi trovate sul posto, stele, monete, ricordi funerari, un tempio alla dea Iside, sulle cui rovine fu costruita la chiesa di Santa Maria della Cancellata; la città aveva la piscina, le terme, l'anfiteatro, lavatoi, giardini pubblici, una fornace e, in località Capi dell’acqua, una mutatio (stazione destinata al cambio di carri e cavalli). La via principale del paese è chiamata Corso Augustale in memoria dell'imperatore Augusto.

  • Con l'avvento del Cristianesimo, Lacedonia fu possesso dei monaci benedettini, ai quali era stata donata dall'imperatore Giustiniano nel 5 I 7 d.C.

  • Passò sotto il dominio dei Longobardi, dei Conti di Conza, dei Normanni; fu feudo dei Balbano, casato spodestato da Carlo d'Angiò, re di Napoli. In seguito, passò agli Orsini, principi di Taranto e Gabriele Orsini ricostruì la città distrutta dal catastrofico terremoto del 5 dicembre 1456.

  •      Il Patrono del paese è San Nicola di Bari (6 dicembre); il Compatrono è San Filippo Neri (26 maggio).

  • Fu teatro, nel 1486, della famosa Congiura dei Baroni.

  • Baldassarre Pappacoda, proprietario del castello nuovo (1501), fu sepolto nella Cattedrale insieme con la moglie Donna Cornelia D'Accio.

  • I Pappacoda tennero il feudo fino al 1566, quando fu venduto ai Doria, signori di Melfi, che vi rimasero fino al 1806 anno in cui Napoleone Bonaparte sancì la fine del Feudalesimo.

  • Nel 1820, in località La Tagliata, fu rinvenuta una 'scure consolare".

  • Nel 1841, Don Vincenzo Franciosi fece demolire l'antico arco gotico, situato presso l’Episcopio.

  • Nel 1859, Don Vincenzo Palmese, fratello del Canonico Pasquale, portò a termine costruzione del Carcere mandamentale.

  • Dopo il 1860, nel territorio di Lacedonia, operarono briganti tristemente noti, quali Petrozzi, Marciano Lapio, Caruso, Sacchitiello, Crocco, Ninco Nanco.

  • Il 17 gennaio 1875 il Collegio di Lacedonia elesse suo deputato, al terzo ballottaggio Francesco De Sanctis; un'ampia piazza, un austero monumento, una spaziosa strada il glorioso Istituto Magistrale incarnano e testimoniano l'azione e il pensiero del sommo critico e maestro. Era sindaco di Lacedonia il dott. Vincenzo Saponiero.

  • Nel 1912 comparvero le prime automobili.

  • Nel 1924 fu realizzata la pubblica illuminazione dal Cav. Gerardo Alfonso Vigorita.

  •  Nel 1930, un violento terremoto ridusse il paese in macerie; parte della popolazione trovò alloggio in file regolari di casette asismiche, che sono state sostituite (2001) da abitazioni moderne, in concomitauza con l'opera di ricostruzione successiva al sisma del 23 novembre 1980.

  • Fino al secondo dopoguerra Lacedonia è stata capoluogo di mandamento e del collegio elettorale omonimo.

  • A Lacedonia operarono, con impegno civile, etico e politico, l'illustre meridionalista Manlio Rossi Doria, senatore di Sant'Angelo dei Lombardi e Nicola Vella, primo sindaco democratico del paese (1946), nonché consigliere provinciale di Avellino (I 952) e candidato al Parlamento.

  • Negli anni '50 Lacedonia, sorretta da una convinta vocazione democratica, fu teatro di aspre lotte per l'acqua, per le terre incolte, per le libertà civili, per i diritti umani, per il lavoro e per lo studio.

  • Intorno agli anni '60 era sede di importanti uffici: Curia vescovile, ENEL, Pretura, Caserma mandamentale, Caserma forestale, Uffici del Registro e delle imposte.

  •  Negli anni '70 era centro di animazione giovanile e di iniziativa culturale e artistica il Circolo Il Risveglio, guidato dalla instancabile vitalità del suo presidente Gino Chicone (deceduto a Teora col sisma del 23 novembre 1980).

  • Nel 1976 il compianto avv. Tommaso Pandiscia costituiva la Pro Loco Lacedonia, distintasi negli anni successivi per l'eccezionale programma di attività artistiche, culturali e ricreative.

  • Nel 1978 il maestro Rocco Di Geronimo, grazie alle sue competenze e alle esperienze acquisite durante la sua permanenza negli Stati Uniti, riorganizzava il glorioso concerto bandistico Umberto Giordano, dovunque apprezzato e applaudito.

  • Nell'estate 1989 veniva costituita la Pro Loco Gino Chicone intitolata al valente studioso e  pubblicista citato.

  • Nella primavera del 1995 si costituiva l'Associazione U.S.A.C.L.l. Franca Libertazzi nel nome e nel ricordo indelebile dell'amata professoressa, deceduta, in giovane età.

  •  Nel 1997 un gruppo di giovanissimi appassionati di musica dava vita ad un'altra Associazione culturale musicale: il Concerto bandistico "Michele Lannunziata", intitolato all'impareggiabile maestro già prima cornetta nella banda musicale della marina italiana. L’affermato gruppo è diretto dal giovane e valido maestro Giuseppe Lastella, diplomato al Conservatorio "D. Cimarosa" di Avellino.

 
 

Indietro Antica Cartina Sanniti e Romani Brevi Cenni Sanniti e Romani La congiura.htm Conquista delle terre Terremoto 1930

 
 
 
Inviare a lacicogna@lacedonia.com  un messaggio di posta elettronica
Copyright ©  2001-2006 Lacedonia.com
Ultimo aggiornamento: 13-12-06