Lacedonianews Archivio Anno 2006

  LA FESTA DEL "CIAO" A LACEDONIA  
  (Ringraziamo l'anonimo collaboratore che ci ha fatto pervenire questo suo graditissimo contributo e, sperando che non sia l'ultimo, ci auguriamo che altri seguano il suo esempio.Circa 600 ragazzi dell'A.C.R. di tutti i paesi della diocesi hanno sfidato, domenica 7 Novembre, una giornata caratterizzata da una incessante pioggia che non ha dato tregua.)

Un pensiero del vescovo D'Alise  il primo giorno del nostro incontro nella Concattedrale di Lacedonia, fu "organizziamo il bene".

Colpì; condividemmo e condividiamo la sostanza del messaggio, cuore del Vangelo.

A monte della frase :"l'unità", "Da questo vi riconosceranno".

La festa del Ciao ha realizzato un invito così caldo. Quanti vi hanno lavorato perché la Festa dell' A.C.R. fosse bella, dicesse un momento di gioia libera e serena?

Chi leggerà le motivazioni di fondo che hanno animato gli organizzatori, i sostenitori; gli attuatori dell' incontro?

Quanti hanno aderito, per coprire gli aspetti fondanti: dalla preparazione alla preghiera, dalla ricerca dei luoghi d'incontro, dalla scelta dei canti e dei giochi, idonei a dare vitalità ai gruppi presenti, fino a giungere alla originalità delle squisitezze dolciarie, che pure hanno tanta parte in un incontro di festa?

La gratitudine, allora, scaturisce spontanea da un cuore attento, che sa leggere, al di là delle difficoltà organizzative, rese più acute dall'inclemenza del tempo, la sostanza dell'evento; sa cogliere il bene, la fatica, la generosità, la collaborazione di tanti, che hanno reso possibile l'andamento sereno della giornata.

Qualche delusione?

Qualche lamentala?

Potrebbero essere tanti i motivi validi di un giustificato brontolio, per quanto era atteso e non è stato dato.

Ma, quando si è lavorato come meglio si è saputo fare, quando ognuno ha fatto la sua parte, come meglio gli riusciva, il resto si può ben chiamare "dono dall'alto", che è la benedizione di Dio sullo sforzo e l'impegno dell' uomo.

Si può, così, capire come la storia, piccola o grande del singolo o di un gruppo, interagisca con un disegno più alto e il tutto possa ben dirsi " storia salvata, redenta".

Il grazie, quindi, al Signore che invita, suggerisce, accompagna; il grazie ai piccoli che la festa hanno vissuto e agli accompagnatori, loro guide; il grazie ai tanti anonimi costruttori di ogni singola parte della giornata, ai giovani, alle mamme, agli organizzatori, chierici e laici, alla Presidente, che l'ha fortemente voluta e sostenuta, a Sua Ecc.za il Vescovo, che, con la sua presenza e il suo carisma specifico, ha fatto, della giornata del 7 novembre, un autentico momento di vita ecclesiale".

Riflessioni a più voci.

 

CONTATTI: lacicogna@lacedonia.com