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IRPEF locale “PAZZA” in 127 Comuni Campani
Confusione e difficoltà per i
contribuenti
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C’è
molta confusione sull’aliquota IRPEF locale
Il Comune di Lacedonia risulta nell’elenco con ADDIZIONALE IRPEF locale non
pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, ed il Ministero delle Finanze ha
applicato l’aliquota dello 0,4%, il doppio rispetto all’anno scorso.
Non
si comprende bene perché il Ministero delle Finanze abbia applicato
l’addizionale locale IRPEF con aliquota doppia.
La
Giunta Comunale con delibera dell’anno 1999 istituì l’addizionale con
aliquota IRPEF dello 0,2% per l’anno finanziario 2000, per cui tutti i
cittadini residenti a Lacedonia e stipendiati da qualsiasi Ente hanno
versato nelle casse Comunali per tutto l’anno 2000 lo 0,2% del proprio
stipendio.
Anche per l’anno 2001,e quindi iniziando col prossimo mese, il Comune
incasserà, come IRPEF, l’aliquota dello 0,4% dello stipendio di tutti i
cittadini,
anche sulle pensioni sociali minime.Ed è qui la confusione, l’applicazione
abusiva di una volontà Amministrativa: infatti la Giunta Comunale con
delibera n.41 bis del 29.3.2000 così stabiliva: “ Ritenuto confermare anche
per il corrente esercizio finanziario l’addizionale IRPEF nella misura dello
0,2%. Si capisce chiaramente, se l’Italiano non è altra lingua, che la
volontà Amministrativa ha deciso,con propria delibera, di confermare anche
per l’esercizio finanziario dell’anno 2001, l’aliquota IRPEF nella misura
dello 0,2%,e non dello 0,4% così come si vuole negli uffici Comunali e come
erroneamente hanno applicato. La confusione è ancora più completa
constatando che il Comune di Lacedonia non risulta nell’elenco pubblicato
dalla Gazzetta Ufficiale, e non si capisce chi e come si è proceduto ad
applicare l’aliquota IRPEF doppia rispetto all’anno scorso.
Interpretazione differente non esiste, e nessuno può artefare e dichiarare
in modo difforme la volontà Amministrativa, ovvero agire con propria abusiva
applicazione della norma.
I
motivi per cui l’Addizionale IRPEF del Comune di Lacedonia risulta non
pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ( e quindi applicata autonomamente , con
aliquota doppia, cioè lo 0’4%) possono essere:
1)
ritardo dell’invio della delibera Comunale (il termine era di
60 giorni);
2)
mancato invio della delibera.
3)
Errata
interpretazione della delibera di Giunta, la n. 41 bis del 29.3.2000, la
quale chiaramente stabiliva la conferma, anche per
Il corrente esercizio
finanziario, dell’addizionale IRPEF nella misura dello 0,2%.
Sarebbe opportuno,
pertanto, che l’ufficio Comunale faccia consapevole l’ufficio delle Finanze,
o chi per esso, dell’avvenuto errore rispetto all’aliquota
dello 0,2% approvata con delibera Comunale e verificare che si provveda
“all’errata-corrige”. Se l’ufficio Comunale non si attiva subito presso il
Ministero delle Finanze, ancora una volta i cittadini di Lacedonia subiranno
la costrizione a pagare una tassa aumentata,non dovuta, per superficialità e
volontà esclusiva dell’ufficio Comunale, illegalmente applicata.
Il Ministero ha deciso di dedicare un fax per una linea diretta con i
Comuni, di aggiornare il proprio sito Internet e di inviare una circolare
interpretativa. Ma penso che non ci sia né volontà ne capacità di attivarsi.
Il povero cittadino contribuente che deve fare?
Entro il 28 Febbraio il cittadino riceve il CUD, il cedolino con i
redditi,noto un tempo come 101, verifica quale aliquota Comunale è stata
trattenuta.
Quando
poi a Maggio uscirà il Modello Unico 2001 per la dichiarazione dei redditi
del 2000, in allegato troverà l’elenco,si spera esatto, di tutte le aliquote
dei vari Comuni. Bisognerà, a quel punto, verificare se il proprio Comune è
presente, con quale aliquota, e quindi confrontare con il CUD. Se ci sono
differenze, se noi residenti a Lacedonia saremo, nostro malgrado, inseriti
con aliquota doppia, non deliberata, dovremo tenerne conto al momento della
dichiarazione dei redditi, se l’ufficio Comunale avrà ottemperato al
chiarimento ed alla procedura della correzione dell’aliquota IRPEF dallo
0,4% allo 0,2%,aliquota questa confermata con delibera di Giunta, volontà
Amministrativa che va legalmente rispettata ed applicata.
C’è il rischio di pagare una tassa non dovuta e illegalmente applicata
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