Lacedonianews Archivio Anno 2006

 

PATTO TERRITORIALE BARONIA, una giornata di riflessione.

a cura di R. Di Geronimo

Venerdì 28 giugno si è svolta nella magnifica cornice dell’azienda agrituristica Petrilli in Flumeri una giornata di riflessione sul PATTO TERRITORIALE BARONIA.

E’ stato un convegno diviso in due parti, la mattina con tecnici, funzionari ed Isaia Sales, delegato del presidente della Regione Bassolino ai temi dello sviluppo, il pomeriggio un appuntamento più politico con, tra gli altri, il presidente della Provincia, Maselli, l’assessore all’Agricoltura della Regione, Aita, e il sottosegretario al Lavoro, Viespoli.

Quest’incontro è stato fortemente voluto dal presidente del Patto Baronia, ing. Foglia, e dal direttore generale della Baronia spa, arch. Iacoviello, per porre una seria questione: LA GESTIONE DEL FUTURO SVILUPPO DELL’INTERA AREA ALLARGATA DALLA BARONIA ALL’ARIANESE E ALL’ALTA IRPINIA. 

Il timore della Baronia spa, artefice principe del successo del patto Baronia, è che dopo aver costruito un bel giocattolo, questo gli venga scippato e lo sviluppo di queste zone torni ad essere deciso, con chissà quali risultati, su tavoli lontani

 Ricordiamo che la BARONIA SpA si è costituita il 29.12.98 per iniziativa di 20 amministrazioni della zona (tra cui LACEDONIA) e della comunità montana “Valle Ufita” oltre ad altri 20 tra soggetti pubblici ed associazioni di categoria  che hanno firmato il protocollo d’intesa e sottoscritto il documento finale.

L’idea iniziale che risale al maggio 1996, allorquando fu isituito un ufficio di coordinamento per iniziativa di 3 sindaci della Baronia, era di individuare meccanismi ed attori in grado di avviare un processo di sviluppo del territorio sostenibile ed integrato, in grado di valorizzare competenze, tradizioni, cultura e creare a sua volta valore aggiunto.

Ci si rese conto che queste aspettative potevano essere soddisfatte dai PATTI TERRITORIALI,   forma di programmazione negoziata che partiva dal basso, dai soggetti maggiormente interessati allo sviluppo dell’aree in questione, imprenditori ed amministratori locali.

            Si trattava di attivare un PROGRAMMA INTEGRATO di iniziative   imprenditoriali e di infrastrutture funzionali all’insediamento ed allo sviluppo delle iniziative stesse.

            Il PATTO BARONIA è andato oltre ogni più rosea aspettativa. L’originario PATTO GENERALISTA approvato e finanziato con D.M. 1058 il 31.05.99 (per 3 iniziative infrastrutturali con 30 occupati a regime, 32 investimenti avviati per 480 occupati a regime) è stato affiancato da un PROTOCOLLO AGGIUNTIVO AL PATTO GENERALISTA, approvato e finanziato  con D.M. 64 il 20.12.2001 (per 20 iniziative produttive con 279 occupati a regime), da un PATTO SPECIALIZZATO AGRICOLTURA (3 interventi infrastrutturali, 20 iniziative imprenditoriali per 99 occupati a regime) e da un PATTO SPECIALIZZATO TURISMO (16 interventi infrastrutturali, 10 iniziative imprenditoriali per 86 occupati previsti a regime).

            Non contenti, gli stessi soggetti con altri interessati, hanno reso disponibile un’area PIP nel territorio di Flumeri (delibera C.C. 10.04.2002), formato un nuovo CONSORZIO BARONIA SVILUPPO IMPRESA ed attivato un nuovo strumento, un CONTRATTO DI PROGRAMMA (durata 2003-05) nell’ambito della FILIERA AGROINDUSTRIALE E SETTORI AFFINI per un totale di altre 20 iniziative imprenditoriali.

            E’ la nuova sfida. Ora la battaglia si fa politica, assume un altro spessore.

 Qui ci piace fare una semplice considerazione, sorvolando sui meriti di questa iniziativa dati dai numeri, e sulle perplessità avanzate da chi rileva come il patto abbia tradito un pò l’antica vocazione agricola della zona, a beneficio di una industrializzazione che ancora, prima di incensirla, deve misurarsi col mercato.

Vorremmo porre l’accento su quello che, a nostro avviso,  è il maggiore merito del patto, di avere avanzato con forza, tra le nostre genti, l’idea che fare impresa è possibile. Questo vuole essere anche un appello ai  nostri amministratori ed a quanti hanno a cuore il futuro delle nostre zone (beninteso anche e soprattutto Lacedonia): che tramonti definitivamente il modus politicandi della raccomandazione ad personam,  che  si cominci, invece, a frequentare politici e parlamentari parlando di progetti che coinvolgano più persone e possano fare da traino per l’economia dell’intera comunità.

Siamo capaci di elaborare proposte di questa portata? E’ su questo campo, a nostro avviso, che si giocherà il nostro futuro.


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