In base a questi dati, purtroppo, nessuno
dei candidati locali è riuscito a spuntarla.
Quello che più di tutti si è avvicinato al
successo è stato Mario Rizzi della Margherita che ha ottenuto, con
1.793 preferenze, il 23,9% dei
consensi nel proprio Collegio, non sufficienti però per essere eletto in
quanto l'ultimo degli eletti della Margherita, Morella di Mirabella Eclano,
ha ottenuto quasi il 30% dei voti.
Da notare, e sottolineare, che Rizzi ha ottenuto,
nella sola Lacedonia, il 56,1% delle preferenze locali, pari a quasi 1.000
voti, un vero plebiscito, un dato eccezionale che potrà consolarlo, in
parte, per la mancata elezione a consigliere provinciale.
L'altro candidato lacedoniese,
Antonio Di Ninno di RC,
ha ottenuto 547 preferenze pari al 7,3%, (a Lacedonia il 17%) molto lontano dal 10% ottenuto dal
candidato di RC, ultimo eletto nel Collegio di Vallata.
Per quanto riguarda gli altri due nostri
concittadini candidati, Maria Donatiello (UDEUR) e
Vittorio Vece (Socialisti
- De Michelis), hanno ottenuto un risultato analogo a Lacedonia, infatti con
75 preferenze a testa si sono assestati sul 4,4% dei consensi, mentre
nell'intero Collegio Donatiello ha ottenuto 395 preferenze pari al 5,3%,
Vece 112 preferenze pari all' 1,5%.
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