Lacedonia - S.Potito Ultra   3-0

 
 

Classifica  2005-06
Ariano-Lacedonia 0-0
Lacedonia-S.Tomm.1-0
Lacedonia-F.Rossi 5-3
Lioni-Lacedonia 1-2
P.Aquilone-Laced.1-1
Lacedonia-Cesinali 1-0
Lacedonia-Teora 4-1
Melitese-Lacedonia 3-1
Lacedonia-Calitri 3-2
Paternopoli-Laced.4-6
M.Miletto-Lacedonia1-2
I.Teora-lacedonia 3-3
Lacedonia-S.Potito 3-0
Serino - Lacedonia 1-1
S.Potito-Lacedonia 3-1
Lacedonia-Forino 0-0
Laced.- P.Aquilone 2-2
Lacedonia-Flumeri 1-1
Laced.-ArianoSt.1-1
Falchirossi-Laced.3-2
Calitri - Lacedonia 3-1

LACEDONIA, TRE RETI PER VOLARE.

N.Bonaventura, Sciretta e Clemente stendono l’Atletico San Potito. Ora le seconde sono a meno 5!

 di Domenico Bonaventura

Non si ferma la marcia dell’US Lacedonia, di nuovo impegnata tra le mura amiche del “Tonino Arminio”. Come un rullo compressore, la squadra allenata da Caggiano schiaccia anche il malcapitato Atletico San Potito, nel recupero del 13° turno del Campionato di Prima categoria. L’andamento della gara è un inno alla mentalità vincente dei lacedoniesi, che scendono in campo con la ferma volontà di raccogliere tre punti fondamentali nella corsa al vertice. Pronti-via, e al 10’ è Nicola Bonaventura ad insaccare con freddezza, di destro, alle spalle dell’incolpevole portiere avversario, al termine di una pregevole azione corale, partita dai piedi di Sciretta e rifinita dal sempreverde Cuozzo. La nostra compagine vive il solito, seppur breve, momento di black-out immediatamente dopo il vantaggio. Considerando forse (a torto) il risultato già acquisito, concede spazi agli avversari, che si proiettano in avanti sfiorando in un paio di occasioni il punto del pareggio. Abile in una circostanza il giovane Giovanni Pignatiello (che oggi ha sostituito  Palladino, dolorante alla schiena) a sventare la minaccia deviando in angolo una conclusione insidiosa dal limite dell’area; meno abile una delle due punte avversarie che, dopo un ottimo scambio con il compagno di reparto, indirizza malamente la sfera a lato della porta difesa dal nostro baldo giovane. Tuttavia, quello degli ospiti è un fuoco di paglia, quasi immediatamente spento dal gol del raddoppio dei rossoblu. E’ infatti il 25’ quando Quaglia, sostituto di Domenico Bonaventura sulla destra, lancia Sciretta. Lo stopper, in netto anticipo, cerca con tranquillità di servire al suo portiere un colpo di testa all’indietro, ma va clamorosamente a vuoto. Il nostro pistolero è rapidissimo ad approfittare dello svarione, a posizionarsi per il tiro e a…fare bum!!

Da questo momento si assiste ad un dominio, in lungo ed in largo, della squadra di casa. Buone le trame di gioco, i movimenti senza palla, le azioni personali. Tuttavia, il gol che deve chiudere la partita resta un colpo in canna da sparare al più presto. Nel secondo tempo, la musica non cambia assolutamente. I lacedoniesi macinano gioco a volontà, cercando di sfondare sia centralmente che sulle fasce laterali. Da un cross di Massimo Megliola, dalla sinistra, nasce il rigore che mette definitivamente la parola “fine” alle speranze degli ospiti. Il tocco di mano di un difensore è netto, e la giacchetta nera (uno di quei napoletani ironici), non può esimersi dall’assegnare la massima punizione. Clemente si incarica della battuta, e con un tiro angolato fa secco il portiere. Pare davvero finita, ma l’ironico napoletano di cui sopra pareggia il conto dei rigori fischiandone uno al San Potito, sempre per fallo di mano. Ma Pignatiello è in giornata, e addirittura blocca il tiro dagli undici metri. Da segnalare, nella parte finale del match, alcuni focolai di rissa tra giocatori - immediatamente sopiti dall’arbitro (che ammonisce a destra e a manca ed espelle un giocatore ospite)- che inducono Caggiano a sostituire Massimo Megliola, il più nervoso. Finisce così, un 3 a 0 secco, che non ammette repliche. Il Cesinali e il Contrada Forino, le inseguitrici più prossime, distano 5-lunghezze-cinque. E dopo aver ospitato (e battuto) la prima, sabato si replica: al “Tonino Arminio” arriva il Contrada Forino. Perché non restituirle il 3 a o dell’andata?

IL MIGLIORE IN CAMPO. Senza ombra di dubbio è Giovanni Pignatiello, giovane di belle speranze. Ottimi i tempi delle uscite, convincenti le parate sulle conclusioni più pericolose degli ospiti. C’è sempre. Anche quando l’arbitro gli mette contro dagli undici metri un difensore navigato, lui lo ipnotizza. Deve però imparare meglio ad “impostare” la squadra, qualità fondamentale per un buon portiere. Ma a sedici anni non si può avere tutto! Promosso.