Isef, Accademie e Conservatori:
equiparazione titoli
Il Consiglio dei ministri ha
approvato, in data 20 giugno, lo schema di un disegno di legge, proposto dal
ministro Letizia Moratti, sul riordino del sistema dei titoli rilasciati dalle
istituzioni di Alta formazione artistica e musicale.
Lo scorso 12 giugno,
invece, tramite un'apposita legge, il diploma ISEF è stato equiparato al titolo
di laurea in Scienze motorie.
Il nuovo disegno di legge
approvato il 20 giugno adegua alla riforma universitaria le norme della legge
508/99, che ha istituito l'Alta formazione artistica e musicale (ne fanno parte:
le Accademie di Belle Arti, i Conservatori di Musica, gli Istituti musicali
pareggiati, l'Accademia Nazionale di Arte Drammatica, l'Accademia Nazionale di
Danza, gli Isia - Istituti superiori per le industrie artistiche).
Il provvedimento normativo stabilisce il valore dei nuovi titoli che verranno
rilasciati alla fine dei percorsi di studio riguardante l'Alta formazione. I
diplomi accademici di primo livello vengono equiparati alle nuove lauree
universitarie triennali. Lo stesso valore legale, anche in relazione alla nuova
disciplina vigente in materia di accesso ai concorsi pubblici, viene attribuito
ai precedenti titoli rilasciati da Accademie e Conservatori, con i quali sarà
pertanto possibile iscriversi ai corsi di secondo livello nell'ambito
dell'istruzione superiore.
Tra le modifiche apportate dal disegno di legge al
testo della legge istitutiva dell'Alta formazione va segnalata, infatti, la
sostituzione del comma 3 all'art. 4 della legge 508/99, che prevede adesso la
possibilità per coloro che hanno conseguito il titolo al termine dei vecchi
percorsi formativi di essere ammessi (purché anche in possesso di diploma di
istruzione secondaria di II grado e previo riconoscimento dei crediti formativi
acquisiti) ai corsi di diploma accademico di secondo livello e ai corsi di
laurea specialistica presso le Università.
Il precedente comma 3 faceva invece
riferimento a "corsi integrativi della durata minima di un anno" al fine di
equiparare i vecchi titoli ai nuovi e fissava in tre anni dall'entrata in vigore
della stessa legge 508/99 il termine entro il quale presentare istanza per
prendere parte ai corsi integrativi.
Inoltre, i diplomi rilasciati dalle istituzioni che compongono l'Alta formazione
artistica e musicale mantengono la loro validità (in base all'ordinamento
vigente al momento dell'entrata in vigore della legge n. 508 del 21 dicembre
1999) per quanto concerne l'accesso all'insegnamento, ai corsi di
specializzazione e alle scuole di specializzazione.
Il disegno di legge, che si compone di due soli articoli, aggiunge un comma
all'art. 2 della legge 508/99; si tratta del comma 6 bis (da inserire dopo il
comma 6 dell'art. 2 della citata legge istitutiva), che recita così: "al fine di
soddisfare le esigenze didattiche delle Accademie e dei Conservatori di musica,
coloro che sono inseriti nelle graduatorie nazionali costituite ai sensi della
legge 3 maggio 1999, n. 124, trasformate in graduatorie ad esaurimento dall'art.
2, comma 6, della legge 21 dicembre 1999, n. 508, con riserva dell'esito del
contenzioso pendente per l'accertamento del possesso dei requisiti di
ammissione, possono essere individuati quali destinatari di contratto di lavoro
a tempo determinato".
L'art. 2 del testo approvato lo scorso 20 giugno dal Consiglio dei ministri
precisa che dal momento dell'entrata in vigore della nuova normativa i corsi di
Alta formazione artistica, musicale e coreutica dovranno essere attivati
esclusivamente nell'ambito delle istituzioni che compongono appunto l'Alta
formazione, mentre sinora, nonostante la specificità del percorso formativo, i
cui aspetti caratterizzanti non sono però stati definiti, alcune Università
hanno attivato corsi tradizionalmente svolti da Accademie e Conservatori.
Il disegno di legge, infine, rimanda ad un successivo decreto ministeriale la
definizione delle caratteristiche peculiari dell'Alta formazione, per
determinare finalmente una svolta nell'attuazione della legge istitutiva del
1999. In tal senso, un altro passo importante era stato compiuto lo scorso 28
marzo, quando il Consiglio dei ministri ha approvato lo schema di regolamento
per l'autonomia statutaria delle istituzioni comprese nell'Alta formazione
artistica e musicale.
Nel frattempo, il Consiglio dei ministri ha anche approvato lo schema di un
altro disegno di legge, concernente "disposizioni per l'università, la ricerca
scientifica e tecnologica e l'alta formazione artistica e musicale", tramite il
quale si rendono disponibili 10 milioni di euro da destinare alle Università e
agli istituti universitari non statali legalmente riconosciuti "per assicurare
l'uniformità di trattamento sul diritto agli studi" nonché un milione di euro
per gli interventi di prima necessità sugli immobili che ospitano Accademie e
Conservatori.
Da registrare, infine, che lo scorso 12 giugno è stata approvata in sede
parlamentare una legge che equipara il vecchio diploma Isef alla classe delle
lauree in Scienze delle attività motorie e sportive. I diplomati Isef, pertanto,
potranno non soltanto accedere ai pubblici concorsi e alle attività
professionali inerenti la laurea in Scienze motorie, ma anche iscriversi ai
master di 1° livello e ai corsi di laurea specialistica riguardanti
"Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie",
"Scienze e tecnica dello sport" e "Scienze e tecnica delle attività motorie
preventive e adattative". Per quanto riguarda l'iscrizione ai master e ai corsi
di 2° livello universitario, il riconoscimento dei crediti acquisiti attraverso
i percorsi di studio dell'Isef verrà determinato dai singoli Atenei.
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