Il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti, assieme a
Girolamo Sirchia, ministro della Salute, ha presentato il progetto "Missione
Salute", nell'ambito dell'Educazione alla Convivenza civile.
Il progetto è caratterizzato da quattro punti fondamentali:
1. "Star bene in salute", concetto che non significa solo assenza di
malattie fisiche ma, più in generale, coinvolge gli aspetti psicologici e
sociali della vita.
2. L'educazione alla salute non intesa come impegno aggiuntivo, ma integrata
nel normale svolgimento dei piani di studio.
3. E' un progetto "aperto", e si arricchisce di altre iniziative come il
progetto Stigma mentale, che si propone di combattere la cultura del
pregiudizio contro la malattia mentale. Il progetto Stigma è rivolto
soprattutto agli studenti degli ultimi tre anni di liceo e degli istituti
tecnici e professionali e affronterà il problema della malattia mentale dal
punto di vista storico filosofico, sociologico e antropologico.
4. Consolida il valore costituzionale dell'autonomia delle istituzioni
scolastiche e dei soggetti dell'educazione.
La valutazione dell'efficacia di "Missione Salute" è affidata all'Invalsi
(Istituto per la Valutazione del Sistema dell'Istruzione) e per quest'anno è
rivolto agli studenti del biennio delle scuole secondarie superiori.
Dichiara il Ministro: "L'impegno della scuola è formare giovani ricchi di
conoscenze certe ed affidabili, con opinioni libere, autonome, responsabili
e capaci di renderli protagonisti del loro futuro. Il progetto Missione
Salute, nella sua peculiarità di educazione alla salute, comprende non
soltanto il rigore dell'informazione scientifica sui vari temi che lo
compongono, ma anche gli stimoli culturali, per giungere ad un confronto con
le dimensioni etiche, psicologiche e sociali che li contraddistinguono. E'
questo, del resto, lo spirito originario dell'antica medicina ippocratica
che, com'è noto, riconobbe nell'equilibrio armonico tra uomo-ambiente
naturale e sociale, il principale fattore dello stato di salute di ogni
persona. Ai fini dell'educazione alla salute, in particolare per gli
adolescenti, è necessario richiamare i giovani alla libertà e alla
responsabilità delle proprie scelte, senza sconti sull'uno e sull'altro
versante. Si tratta, però, di sostenere questo richiamo con il confronto, la
critica, l'esempio, il dialogo. Nessun giovane, infatti, può essere educato
a scegliere in libertà e responsabilità se non è aiutato dagli adulti, dalla
famiglia e dagli educatori, che testimoniano la possibilità di mettere
sempre insieme con coerenza il rispetto dei valori, la scienza e la vita,
facendosi carico del disagio e della sofferenza che spesso provano e
avvertono negli altri".
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