Tagli agli organici della Scuola
Mentre il ministro Tremonti procede alla verifica
del taglio di 8.500 operatori, già apportato nell'anno scolastico in corso,
il Governo rincara la dose e scalda i motori per mandare a casa altri
12.561 tra docenti e Ata.
Si tratta, peraltro, di una riduzione di organico già
preventivata, che avrà effetto, in primo luogo, sul mancato rinnovo di un
numero equivalente di contratti a tempo determinato.
Ma non è escluso che possa tradursi anche nella messa in disponibilità di
docenti di ruolo che, nel caso specifico, andrebbero incontro al
licenziamento dopo 24 mesi a stipendio ridotto.
La lista dei tagli fa sconti solo alla scuola materna, che vedrà il proprio
organico totalmente riconfermato.
Negli altri ordini di scuola, invece, è un vero e proprio bollettino di
guerra: la scuola elementare perderà 1.965
cattedre; la scuola media lascerà sul tappeto 304 cattedre; la scuola
secondaria di secondo grado subirà un ridimensionamento nell'ordine di ben
6.132 cattedre.
Ma non è tutto. Il prezzo della riduzione degli organici sarà pagato anche
dagli alunni portatori di handicap, che dovranno rinunciare a 1.058 docenti
di sostegno.
I rimanenti tagli saranno apportati, invece, sul personale Ata.
I criteri per dare attuazione ai tagli disposti dalla Finanziaria sono
contenuti nella circolare n. 27 del 7 marzo scorso. Il dispositivo reca
anche la bozza di decreto sugli organici, che contiene le tabelle suddivise
per regione e per ordini e gradi di scuola.
Va detto subito, peraltro, che il testo definitivo sarà trasmesso solo dopo
che il provvedimento avrà terminato il consueto iter di approvazione. Nel
frattempo, però, i Direttori regionali dovranno comunque predisporre i
relativi adempimenti.
Il Ministero, dal canto suo, si è impegnato a comunicare
tempestivamente "eventuali variazioni che dovessero rendersi necessarie per
effetto di interventi modificativi".
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