Tagliati
ulteriormente gli organici dei docenti
Nuovi tagli emergono nell'organico dei docenti per il
prossimo anno.
L'incontro del 12 marzo tra il Ministero dell'Istruzione
e le organizzazioni sindacali ha svelato nuove cifre, rispetto a quelle
emerse nel precedente incontro dell' otto marzo.
Ecco i contenuti della nuova bozza di Decreto interministeriale presentata
ai sindacati:
- Scuola dell'infanzia: mantenute le previsioni
di crescita con il consolidamento in organico di diritto di 219 posti.
- Scuola primaria: 2.303 unità da ridurre
(invece di 1.900) come conseguenza del decremento degli alunni quantificato
in 21.000 unità, compensabili però da 1.610 posti in più (erano prima 2.500)
derivanti dai previsti "anticipi" (stimati in circa 35.000 bambini in più) e
da altri 640 (prima erano 900) per l'insegnamento della lingua straniera.
- Scuola secondaria di 1° grado: 951 posti in
meno (invece di 230) conseguenti alla riconduzione delle cattedre a 18 ore,
e sparisce anche il previsto incremento di circa 1.000 unità per
l'introduzione dello studio delle due lingue comunitarie nelle classi prime.
- Scuola secondaria di 2° grado: per il
previsto decremento degli alunni di 22.000 unità e la riconduzione delle
cattedre a 18 ore, la riduzione di organico è fissata in 2.900 cattedre
(invece delle 1.800 previste). L'Amministrazione intende modificare il D.M.
331/1998 nella parte che riguarda la costituzione delle classi articolate
tra indirizzi diversi prevedendo non meno di 15 studenti per ciascun
indirizzo.
Nel sostegno è confermata la riduzione in
organico di diritto di 800 unità di personale, derivante, secondo il Miur,
da un riallineamento dell'organico ai parametri di determinazione 1/138.
Sono previste ulteriori riduzioni degli esoneri e
semiesoneri, con la modifica dei parametri finora utilizzati in base
al 297/94 per i collaboratori dei dirigenti scolastici: confermati circa
1.000 posti in meno.
Per il personale in esubero e collocato fuori ruolo per motivi di salute
sono confermate le previste 1.000 cessazioni.
E' confermato il rientro delle nomine per 1.300-1.500 supplenti in
sostituzione dei presidi incaricati.
Complessivamente dovrebbero essere quindi oltre
6.600 (e non 4.700) i posti
che spariranno per i docenti.
A fronte di tale calo dovrebbero
essere assunti tremila o quattromila docenti a tempo indeterminato dal 1°
settembre 2004: le nomine dovrebbero riguardare esclusivamente la
scuola primaria e il primo grado del ciclo secondario, cioè le scuole
interessate dalla riforma finora varata.
Per gli Eda viene confermato il numero esistente, cioè quello dell'organico
di diritto.
Le organizzazione sindacali Cgil - Cisl - Uil hanno confermato lo
sciopero della scuola per il 26 marzo prossimo.
Anche la Gilda degli Insegnanti fissa questa data
revocando quella, inizialmente stabilita, del 29 marzo.
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