Tagli del 15%
al bilancio dell'Istruzione
Tempi duri per il futuro della scuola pubblica italiana.
Continua da parte del governo la richiesta di sacrifici. Mentre si attende
la definizione del contratto dei docenti da tempo scaduto, altri tagli sono
stati annunciati al bilancio della scuola pubblica.
Il decreto taglia spese del
Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha ridotto il bilancio
dell'istruzione del 15%, quasi 800 milioni di euro.
Al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, il bilancio
per il 2003 è stato perciò ridotto di conseguenza sulla base della
disponibilità.
In particolare la spesa per il funzionamento amministrativo e didattico,
prevista in 286 milioni di euro, è stata ridotta di 56 milioni di euro.
Quella per l'igiene e la sicurezza, prevista in 20,76 milioni di euro è
stata ridotta di 17,88 euro. Quella per l'aggiornamento e la formazione che
era di 64,99 milioni di euro, è stata ridotta di 44,79 milioni di euro.
I tagli creeranno non pochi problemi a molte scuole che, ad anno scolastico
abbondantemente iniziato, avevano già impegnato le spese e che si vedranno
costrette a rivedere, per indisponibilità di finanziamenti, quanto
programmato nel campo dei capitoli relativi.
Niente tagli alle scuole private
Il Ministero dell'economia ha diffuso un comunicato in cui manifesta la
propria volontà di escludere le scuole private dal decreto taglia spese.
Restano confermati i tagli per la scuola
pubblica.
Il Ministero dell'economia ha diffuso, infatti,
uno scarno comunicato in cui fa dietrofront su quanto disposto con il
decreto taglia spese, limitatamente alle scuole non statali. Restano
confermate le disposizioni che riducono i contributi alle scuole statali.
Ecco il testo del comunicato:
Ministero dell'Economia e delle Finanze 10 dicembre 2002
DL taglia spese: verranno esclusi i contributi per la parità scolastica
"Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica quanto segue: il DL
194/2002 - cosiddetto "taglia-spesa" - prevede l'emanazione di appositi
provvedimenti in deroga. A questi fini è stata avviata la procedura per
escludere dal campo di applicazione del provvedimento i contributi statali
per la parità scolastica".
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