MESSAGGIO NATALIZIO DEGLI
ARALDI DELLA BUONA NOVELLA ALLA COMUNITA' DI LACEDONIA

"ASTRO DEL CIEL, PARGOL DIVIN, MITE
AGNELLO REDENTOR,
TU CHE I VATI DA LUNGI SOGNAR,
TU CHE ANGELICHE VOCI ANNUNZIAR,
LUCE DONA ALLE MENTI,
PACE INFONDI NE' CUOR".

-il presepe preparato dai Padri-
Questo canto popolare, semplicissimo da imparare
e da cantare, contiene molti aspetti della teologia del Natale. Spesso,
però, siamo abituati a cantarlo, senza pensare alle parole che contiene.
La festa del Natale, che noi celebriamo, coincideva, nell'antichità, con
la festa del Sole, del solstizio invernale, della luce.
La luce è per noi quel Bambino nato a Betlemme:
Lui è l'Astro del ciel, al quale il canto natalizio domanda di donare luce
alle menti.
Ma che cosa sappiamo noi, uomini di oggi, della
luce? Di quella luce vera, che illumina il
mondo?
"Veniva nel mondo la luce vera, quella che
illt1ffiina ogni uomo: Egli era nel mondo e il mondo fu fatto per mezzo di
Lui, eppure il mondo non lo riconobbe"(Giov. 1,9-11).
Siamo stati capaci di spedire una sonda a
migliaia di chilometri, lontano dal nostro pianeta, per esplorare Giove, e
non siamo capaci di esplorare noi stessi, il nostro vivere. Quante ombre,
quanto buio intorno a noi e forse anche dentro di noi. Nel buio abbiamo
paura, ed oggi il mondo è pieno di paure:
"LUCE DONA ALLE MENTI, PACE INFONDI NEI CUOR".
il canto prosegue, implorando non solo luce per la mente, ma pace per il
cuore.
Luce, mente, pace e cuore: sono ultti elementi
splendidi, ricchissimi di significato.
La mente e il cuore dicono il centro dell'
essere umano, la luce e la pace proclamano il senso del vivere. La pace è
un dono da chiedere a Natale, oggi c'è bisogno di pace.

Celebrare Natale significa fare ostinatamente
luce sul proprio vivere, con la sua Parola. Celebrare Natale significa
voler costruire ostinatamente la pace: non lontano da noi, ma nel nostro
cuore, con i propri familiari, con il proprio marito, con la propria
moglie, con i propri figli.
Non ti scoraggiare: il Signore conosce la tua
vita. Anche per te è Natale. E' Natale per la tua vita, Natale per il TUO
dolore, per i ul0i problemi, per le Tue amarezze.
E' Natale! Riprendi coraggio, non aver paura di
soffrire, non aver paura di piangere, la sofferenza e il pianto con Gesù
non durano in eterno.
Ricomincerai così ad essere contento,
ricomincerai a sorridere, ricomincerai a vivere nella pace. Mi chiederai:
"Come è possibile?" . Sarà possibile solo se Lui dona luce alla tua mente
e pace al tuo cuore.
Buon Natale! Non è questo un augurio
pubblicitario, ma è la pubblicità di un augurio:
"Che il Signore possa nascere, oggi, nel tuo
cuore, nella tua famiglia, nella nostra comunità".
GLI ARALDI DELLA BUONA
NOVELLA
P. GIUSEPPE
KOLLAPPALLI
P. GIUSEPPE
KIZHEKKEYIL
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