Lacedonianews Archivio Anno 2006

     
 

MESSAGGIO NATALIZIO DEGLI ARALDI DELLA BUONA NOVELLA ALLA COMUNITA' DI LACEDONIA

 

"ASTRO DEL CIEL, PARGOL DIVIN, MITE AGNELLO REDENTOR,

TU CHE I VATI DA LUNGI SOGNAR,

TU CHE ANGELICHE VOCI ANNUNZIAR,

LUCE DONA ALLE MENTI,

PACE INFONDI NE' CUOR".

-il presepe preparato dai Padri-

Questo canto popolare, semplicissimo da imparare e da cantare, contiene molti aspetti della teologia del Natale. Spesso, però, siamo abituati a cantarlo, senza pensare alle parole che contiene. La festa del Natale, che noi celebriamo, coincideva, nell'antichità, con la festa del Sole, del solstizio invernale, della luce.

La luce è per noi quel Bambino nato a Betlemme: Lui è l'Astro del ciel, al quale il canto natalizio domanda di donare luce alle menti.

Ma che cosa sappiamo noi, uomini di oggi, della luce? Di quella luce vera, che illumina il

mondo?

"Veniva nel mondo la luce vera, quella che illt1ffiina ogni uomo: Egli era nel mondo e il mondo fu fatto per mezzo di Lui, eppure il mondo non lo riconobbe"(Giov. 1,9-11).

Siamo stati capaci di spedire una sonda a migliaia di chilometri, lontano dal nostro pianeta, per esplorare Giove, e non siamo capaci di esplorare noi stessi, il nostro vivere. Quante ombre, quanto buio intorno a noi e forse anche dentro di noi. Nel buio abbiamo paura, ed oggi il mondo è pieno di paure:

"LUCE DONA ALLE MENTI, PACE INFONDI NEI CUOR". il canto prosegue, implorando non solo luce per la mente, ma pace per il cuore.

Luce, mente, pace e cuore: sono ultti elementi splendidi, ricchissimi di significato.

La mente e il cuore dicono il centro dell' essere umano, la luce e la pace proclamano il senso del vivere. La pace è un dono da chiedere a Natale, oggi c'è bisogno di pace.

Celebrare Natale significa fare ostinatamente luce sul proprio vivere, con la sua Parola. Celebrare Natale significa voler costruire ostinatamente la pace: non lontano da noi, ma nel nostro cuore, con i propri familiari, con il proprio marito, con la propria moglie, con i propri figli.

Non ti scoraggiare: il Signore conosce la tua vita. Anche per te è Natale. E' Natale per la tua vita, Natale per il TUO dolore, per i ul0i problemi, per le Tue amarezze.

E' Natale! Riprendi coraggio, non aver paura di soffrire, non aver paura di piangere, la sofferenza e il pianto con Gesù non durano in eterno.

Ricomincerai così ad essere contento, ricomincerai a sorridere, ricomincerai a vivere nella pace. Mi chiederai: "Come è possibile?" . Sarà possibile solo se Lui dona luce alla tua mente e pace al tuo cuore.

Buon Natale! Non è questo un augurio pubblicitario, ma è la pubblicità di un augurio:

"Che il Signore possa nascere, oggi, nel tuo cuore, nella tua famiglia, nella nostra comunità".  

GLI ARALDI DELLA BUONA NOVELLA

P. GIUSEPPE KOLLAPPALLI

P. GIUSEPPE KIZHEKKEYIL

 

 
     

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