Lacedonianews Archivio Anno 2006

     
  Alcune considerazioni sul Black out  
 

di A. Di Ninno

 
     
 

Quello che è successo a proposito della mancanza d’Energia elettrica in Italia non è una fatalità.

Le stesse motivazioni addotte per giustificare il grave Evento, sono deboli e per certi versi anche risibili, poiché dagli stessi Dirigenti della ex ” ENEL” Ente Nazionale Per L’Energia Elettrica e sue derivate.

(Azienda ex Pubblica) nel susseguire delle trasmissioni Televisive (e qui chi più ne ha ne metta) asserivano candidamente che non vi era Energia sufficiente per far partire le Nostre Centrali Elettriche.

 Ma, dico! Questi ci fanno o lo sono?

Veniamo al dunque; se l’importazione è l’equivalente del 16% come tutti hanno affermato in questi giorni e il valore nominale è 100, significa che avevamo una potenza disponibile dell’84%, di Energia prodotta in proprio e cioè dalle Centrali Italiane. Ed ammesso che quella notte effettivamente dalla Francia e dalla Svizzera la Corrente non è arrivata (16%), poiché sulla base della produzione Italiana e considerando che di notte ed in particolare nei  fine settimana, l’assorbimento si riduce di oltre il 40%, ne deduco ( se non sbaglio) che vi fosse un surplus di oltre il 24%.

Allora il fatto è avvenuto di notte (come si, si vuol dire) per fortuna, per una potenza d’assorbimento pari ad un del 60% circa dell’Energia disponibile che è pari a 100.

Allora sempre tenuto conto (non è così perché sia i Francesi, che gli Svizzeri hanno smentito)

84-60= 24 Quindi teoricamente avremmo avuto un surplus d’Energia di oltre 20% tutto compreso, quindi più che sufficiente per Riavviare Le linee Italiane Italiane, senza la fornitura Estera.

Che casa è successo in realtà,  mi posso anche sbagliare naturalmente: l’effetto del contratto di Importazione dell’Energia è costante (24 ore su 24) è del 16%, di Conseguenza le nostre Centrali Elettriche (che sono state Privatizzate) quando non hanno assorbimento (e, ciò avviene di notte, nei fine settimana durante le ferie ponti festivi ecc.) vengono fermate o messe a basso regime riducendo di conseguenza l’Energia disponibile.

Non si spiega altrimenti l’affermazione, che abbiamo cominciato dal Nord con l’Idroelettrico, perché li è stato molto facile aprire le Chiuse delle Dighe e far scendere l’acqua a Valle per riavviare la Centrale, che per riavviare le Centrali Termiche occorrevano più ore per Riscaldare l’acqua e far circolare le Turbine.

Diamine neanche dove l’acqua scorre in modo naturale  si fa scendere e quindi mantiene attive le Centrali.

Razionalizzare, Privatizzare,RISPARMIARE e sul carburate e sui costi di Gestione ( personale costi fissi ecc.) ha prodotto questo risultato che è sotto gli occhi di tutti.

Queste sono state le parole d’odine di questi anni a costo di fermare tutto, ed è quello che è successo.

Sono state dimesse negli ultimi trenta anni decine e decine di piccoli impianti di Produzione che potevano essere tranquillamente ammodernati e riutilizzate, parliamo da decenni dopo il Referendum sul Nucleare di Fonti Energetiche Alternsative ed Integrative con forti Potenzialità d’espansione, Eolica, Solare, Idrico (che è ancora suscettibile d’ulteriore espansione” controllare le quantità di Dighe Costruite anche né Centro e Italia meridionale e usate solo per uso Irriguo e Domestico), non ultimo l’Idrogeno ecc.ecc.

Al mio paese Lacedonia (AV) c’è una Diga S. Pietro sul fiume Osento, più Avanti sull’Ofanto c’e né un’altra, Diga di Conza tra queste ce né una terza a Pescopagano (PZ) (dove a Valle c’era una centrale che adesso è dimessa, ma, non abbiamo capito perché è stata rifatta la diga all’origine giacché la Centrale non c’è più).Abbiamo svolto due iniziative sull’Energie Alternative, abbiamo prodotto documenti ed interpellanze Parlamentari,con Nichi Vendola,Titti De Simone ed alla Regione con Specchio non c’è stata risposta ?

Dal 1996 si doveva fare il PNE che sta per PIANO ENERGETICO NAZIONALE, si è dato mandato alle Regioni per i Piani Regionali, i Piani Provinciali e Comunali a tutto oggi è una giungla, il più vicino al Sole si Riscalda cioè a dire che chi ha polvere spara e ha le autorizzazioni, penso ai cosi detti Termovalorizzatori che altro non sono che dei bruciatori di Rifiuti che nessuno giustamente vuole e che molte Regioni Compreso la Nostra sta tentando di Imporre (Acerra insegna), Adesso c’è una grande offensiva delle multinazionali per le Centrali a Metano e quasi tutti i Sindaci appena Contattati dicono di Si, salvo poi fare marcia indietro, poiché appena si viene a sapere le popolazioni si Ribellano, perché l’impatto ambientale è troppo alto e le popolazioni non intendono più subire su questo versante.

Oggi la parola d’ordine è sbloccare il decreto sblocca Centrali,sostenuto persino il Presidente della Repubblica,  non Passerete sulla pelle delle popolazioni più deboli e su Enti Locali piu bisognosi di Soldi.

Io spero che tutti facciano la loro parte, da qui si misura il grado di Unità di tutta l’opposizione, senza tornare sugli errori commessi dal centro sinistra Nazionale, in nome di una Governabilità pur che sia, ma anche di quello Regionale(C.S+P.R.C.) il quale nonostante le tante sollecitazioni non ha ancora aperto un grande confronto con la popolazione Regionale per fare un PER (Piano Energetico Regionale) che tenga conto non solo delle esigenze di sviluppo ma anche della qualità della Vita e dell’Ambiente di questa Regione.

Le proposte in campo ci sono, Bisogna solo attivare la Democrazia per far sì che le scelte siano oltre che utili in prospettiva, ma anche condivise e accettabili.

Lacedonia 29 settembre 2003                                                   Antonio Di Ninno

            Circolo PRC Lacedonia (AV)

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