Lacedonianews Archivio Anno 2006

 
 

LE RAGIONI DI UN COMPLOTTO ...

... PREMEDITATO

 
 

 

Siamo stati accusati di non eseguire le disposizioni del Circolo della Margherita di Lacedonia o, forse, del direttivo “ristretto” (pochi intimi), oppure delle imposizioni del portavoce.

                   Si accusa il Sindaco di essersi iscritto a tale circolo per questioni di “facciata e di comodo”. Ma non erano DUE ANNI che il portavoce insisteva per tale iscrizione, anche con intermediazione delle sfere alte del partito?

                   Ma non è stato lo stesso portavoce, invitato ad una riunione di centro-sinistra, successivamente alla crisi amministrativa del 2003, a chiedere espressamente che ciascun componente della maggioranza si identificasse politicamente?

                   Fu allora che il sindaco (mai iscritto a nessun partito) e l’assessore Gargano fecero richiesta di adesione al locale circolo della Margherita.

Non chiesero, non avevano e non hanno bisogno di nessuna protezione.

    Il 13 maggio 2001 è stato eletto sindaco per espressa volontà della cittadinanza.Ha esposto il programma amministrativo e, con non poche difficoltà, sta cercando di realizzarlo, con impegno quotidiano, rigettando sempre qualsivoglia condizionamento esterno non rivolto al bene dell’intera comunità.

Ha chiesto solo rispetto per le scelte fatte fino ad allora dalla maggioranza consiliare ed ha offerto la propria disponibilità (SETTIMANALE) a relazionare sulla vita amministrativa, sempre attento a recepire proposte costruttive da portare all’attenzione di tutto il centrosinistra.

I “pochi intimi”, estensori del manifesto partorito con tanto dolore, non hanno mostrato alcun interesse per i problemi e i programmi già in essere, ne MAI si sono degnati di chiedere spiegazioni sugli atti amministrativi, o sono venuti al Comune a visionarli e a chiederne copia. Ritenendolo tempo sprecato, hanno sempre basato i loro convincimenti sui tam tam dell’opposizione.

Loro non hanno bisogno di leggere gli atti ufficiali.

Loro non hanno bisogno di sentire le motivazioni delle scelte amministrative.

Loro tutto sanno e tutto capiscono.

Loro.… avevano già deciso il da farsi. Altro che centrosinistra.

                   Da tempo si erano riuniti con altri politicanti di provata capacità ed avevano scelto la futura compagine amministrativa e il prossimo candidato a sindaco….. il quale da sempre si era autoproclamato “tale”. Costui da subito aveva fatto molto di più dell’attuale primo cittadino: salutava e ……. prometteva. Di tutto e di più.

                   Al sindaco ed al gruppo consiliare della Margherita, secondo costoro, spettava solo il compito di raccattare consensi per il prossimo imminente sindaco. Come? Assegnando incarichi su espressa indicazione dei “pochi intimi”. Astenendosi dal richiamare al proprio dovere alcuni dipendenti già da tempo sotto la loro protezione.

Ciò, tuttavia, è ben poca cosa rispetto ad atteggiamenti politici di gravissima entità:

questi eminenti opinionisti di piazza hanno sempre glissato qualsiasi confronto con le altre forze politiche della maggioranza;

gli uomini del portavoce non amano il confronto nella sede del locale circolo (e il manifesto, mai concordato in nessuna assemblea di partito o riunione del direttivo, ne è l’ennesima prova); preferivano la piazza o altri ritrovi, non le sedi ufficiali; gli amministratori avevano il dovere di interpellarli e l’obbligo di attendere decisioni;

più volte sono stati invitati “ufficialmente” da tutti gli altri partiti della coalizione di centrosinistra a riunioni di programmazione; la loro sistematica assenza non era mai stata discussa e concordata nella sede del circolo.

    Il gruppo consiliare della Margherita ha sempre seguito le indicazioni nazionali, finalizzate a tenere continuamente aperto il dialogo con le altre forze del centrosinistra.

              Il portavoce locale e i soliti untori, invece, preferivano stringere accordi con esponenti del centrodestra.

              Alla luce di quanto brevemente esposto, il sindaco e tutto il gruppo consiliare della Margherita, che hanno agito in nome e per conto di un sacrosanto voto plebiscitario dei cittadini e non per imposizioni dei soliti…… “pochi intimi”, rigettano fermamente il documento affisso, che, nel tentativo di rappresentare delle mancate occasioni di sviluppo, tenta di giustificare una futura ma già concertata alleanza politica in vista delle prossime elezioni amministrative. Più volte il sindaco ed i consiglieri della Margherita hanno implorato riunioni programmatiche di partito, ma queste non si dovevano tenere o si svolgevano altrove

              Quanto agli errori e ai danni irreversibili alla comunità….. eccone alcuni:

NESSUN AUMENTO DELLE TASSE

RIDUZIONE DRASTICA DEL DEBITO PREGRESSO

BILANCIO TRASPARENTE E REALE

OPERE PUBBLICHE SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI

Chi fa politica si distingue avanzando non solo critiche ma anche proposte concrete.

Chi, invece, si distingue solo attraverso la critica fa esclusivamente impolitica.

Fortunatamente il partito della Margherita …… è ben altra cosa.

 

Il sindaco e il gruppo consiliare della Margherita

 

 
     

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