Siamo stati accusati di non eseguire le
disposizioni del Circolo della Margherita di Lacedonia o, forse, del
direttivo “ristretto” (pochi intimi),
oppure delle imposizioni del portavoce.
Si accusa il Sindaco di
essersi iscritto a tale circolo per questioni di “facciata e di comodo”. Ma
non erano DUE ANNI che il portavoce insisteva per tale iscrizione, anche con
intermediazione delle sfere alte del partito?
Ma non è stato lo stesso
portavoce, invitato ad una riunione di centro-sinistra, successivamente alla
crisi amministrativa del 2003, a chiedere espressamente che ciascun
componente della maggioranza si identificasse politicamente?
Fu allora che il sindaco
(mai iscritto a nessun partito) e l’assessore Gargano fecero richiesta di
adesione al locale circolo della Margherita.
Non chiesero, non avevano e
non hanno bisogno di nessuna protezione.
Il 13 maggio 2001 è stato eletto sindaco
per espressa volontà della cittadinanza.Ha esposto il programma
amministrativo e, con non poche difficoltà, sta cercando di realizzarlo, con
impegno quotidiano, rigettando sempre qualsivoglia condizionamento esterno
non rivolto al bene dell’intera comunità.
Ha chiesto solo rispetto per le
scelte fatte fino ad allora dalla maggioranza consiliare ed ha offerto la
propria disponibilità (SETTIMANALE) a relazionare sulla vita amministrativa,
sempre attento a recepire proposte costruttive da portare all’attenzione di
tutto il centrosinistra.
I “pochi intimi”, estensori del manifesto
partorito con tanto dolore, non hanno mostrato alcun interesse per i
problemi e i programmi già in essere, ne MAI si sono degnati di chiedere
spiegazioni sugli atti amministrativi, o sono venuti al Comune a visionarli
e a chiederne copia. Ritenendolo tempo sprecato, hanno sempre basato i loro
convincimenti sui tam tam dell’opposizione.
Loro non hanno bisogno di leggere gli atti
ufficiali.
Loro non hanno bisogno di sentire le
motivazioni delle scelte amministrative.
Loro tutto sanno e tutto capiscono.
Loro.… avevano già deciso il
da farsi. Altro che centrosinistra.
Da tempo si erano riuniti
con altri politicanti di provata capacità ed avevano scelto la futura
compagine amministrativa e il prossimo candidato a sindaco….. il quale da
sempre si era autoproclamato “tale”. Costui da subito aveva fatto molto di
più dell’attuale primo cittadino: salutava e ……. prometteva. Di tutto e
di più.
Al sindaco ed al gruppo
consiliare della Margherita, secondo costoro, spettava solo il compito di
raccattare consensi per il prossimo imminente sindaco. Come? Assegnando
incarichi su espressa indicazione dei “pochi intimi”. Astenendosi dal
richiamare al proprio dovere alcuni dipendenti già da tempo sotto la loro
protezione.
Ciò, tuttavia, è ben poca cosa rispetto ad
atteggiamenti politici di gravissima entità:
questi eminenti opinionisti di piazza hanno
sempre glissato qualsiasi confronto con le altre forze politiche della
maggioranza;
gli uomini del portavoce non amano il
confronto nella sede del locale circolo (e il manifesto, mai concordato in
nessuna assemblea di partito o riunione del direttivo, ne è l’ennesima
prova); preferivano la piazza o altri ritrovi, non le sedi ufficiali; gli
amministratori avevano il dovere di interpellarli e l’obbligo di attendere
decisioni;
più volte sono stati invitati “ufficialmente”
da tutti gli altri partiti della coalizione di centrosinistra a riunioni di
programmazione; la loro sistematica assenza non era mai stata discussa e
concordata nella sede del circolo.
Il gruppo consiliare della Margherita
ha sempre seguito le indicazioni nazionali, finalizzate a tenere
continuamente aperto il dialogo con le altre forze del centrosinistra.
Il portavoce locale e i
soliti untori, invece, preferivano stringere accordi con esponenti del
centrodestra.
Alla luce di quanto brevemente
esposto, il sindaco e tutto il gruppo consiliare della Margherita, che
hanno agito in nome e per conto di un sacrosanto voto plebiscitario dei
cittadini e non per imposizioni dei soliti…… “pochi intimi”, rigettano
fermamente il documento affisso, che, nel tentativo di rappresentare
delle mancate occasioni di sviluppo, tenta di giustificare una futura ma già
concertata alleanza politica in vista delle prossime elezioni
amministrative. Più volte il sindaco ed i consiglieri della Margherita hanno
implorato riunioni programmatiche di partito, ma queste non si
dovevano tenere o si svolgevano altrove.
Quanto agli errori e ai danni
irreversibili alla comunità….. eccone alcuni:
NESSUN AUMENTO DELLE TASSE
RIDUZIONE DRASTICA DEL DEBITO PREGRESSO
BILANCIO TRASPARENTE E REALE
OPERE PUBBLICHE SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI
Chi
fa politica si distingue avanzando non solo critiche ma anche proposte
concrete.
Chi,
invece, si distingue solo attraverso la critica fa esclusivamente
impolitica.
Fortunatamente il partito
della Margherita …… è ben altra cosa.
Il sindaco e il gruppo consiliare della
Margherita
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