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La Fiera delle merci e del bestiame: una tradizione che si rinnova di Roberto De Luca Anche quest’anno il giorno 20 settembre si terrà in Lacedonia la tradizionale fiera di merci e bestiame. Luoghi di svolgimento dell’ormai secolare avvenimento saranno, come sempre, i Rioni Vittoria e Fontana. Decine e decine saranno i mercanti che verranno a Lacedonia ad insediare i propri banchi di vendita e ad esporre mercanzie e bestie. Un gran numero di visitatori si recherà, anche solo per una passeggiata, nei luoghi di cui sopra. Tutti saranno accolti con ospitalità e cortesia dalla nostra ridente e gentile cittadina. Alle soglie del terzo millennio, nonostante il mercato globale, piccole realtà come la nostra riescono ancora a preservare questo tipo di manifestazioni, nel segno della tradizione e della conservazione dei propri usi e costumi. Tutto ancora si svolge come tempo addietro; per un attimo sembra che il tempo si sia fermato: la contadina che strilla per attirare l’attenzione sui suoi ortaggi “biologici”, l’allevatore che invita a verificare la robustezza del proprio asino mostrando a tutti la perfetta dentatura dello stesso, l’arrotino che si propone per ridare nuova vita ai coltelli. Tutto sembra svolgersi come secoli addietro. Unica nota dolente è la scomparsa di una figura professionale molto importante per la fiera: il c.d. “zanzar”. Costui non era altro che una figura di mediatore tra l’acquirente e il venditore, una sorta di persona di fiducia di entrambi, che garantiva la bontà dell’acquisto al compratore, la solvibilità del compratore al venditore. In poche parole: favoriva lo scambio dando dinamicità all’asfittica economia del tempo. L’ultima persona che ha svolto questo mestiere a Lacedonia è da poco trapassato a miglior vita e tra poco “r lu zanzar’ non rimarrà traccia che nei ricordi di pochi. |
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