Lacedonianews Archivio Anno 2006

Prima associazione sportiva Pietro Mennea

di Michele Miscia

Apre i battenti in Irpinia, a Lacedonia, la prima associazione sportiva Pietro Mennea, che vede la partecipazione diretta del grande velocista che ha onorato l’Italia conseguendo i più notevoli allori a livello mondiale, ivi compresi oro olimpico e record del mondo sui duecento metri, detenuto per ben diciannove anni. Si tratterà di una vera e propria scuola per aspiranti atleti, portata avanti sulla scorta del volontariato e del no profit, con la periodica presenza di Mennea, che, in stage preordinati, insegnerà ai giovanissimi soci le metodologie di allenamento che lo hanno condotto sulla vetta del mondo sportivo mondiale. E’ soltanto la prima delle scuole, poiché dopo un mese seguirà l’apertura di un’analoga associazione in Calabria, a Castrovillari, e quindi a Barletta, in Puglia. E’ il miglior modo, questo, per veicolare nelle nuove generazioni i valori essenziali dello sport, quale forma di reazione alla sua attuale degenerazione, che consegue ad una eccessiva commercializzazione dello stesso. Da questo derivano i problemi quale la diffusione estrema del doping, le droghe che amplificano le prestazioni sportive e snaturano, di conseguenza, lo sport, che dovrebbe essere, invece, veicolo di superamento dei limiti umani per il solo tramite dei sacrifici, secondo giuste istanze portate avanti anche dalle istituzioni sportive, entro le quali, e non in opposizione ad esse, Pietro Mennea intende operare. Questo rimarca con forza, in una sua dichiarazione, l’eurodeputato, il quale afferma:

Non è mia intenzione dar luogo ad associazioni alternative alle federazioni ufficiali, tanto è vero che la prima cosa che faranno i miei collaboratori sarà la richiesta di affiliazione alla FIDAL, ovvero al CONI. Ciò non toglie che centrale, nell’ambito delle attività didattiche, sarà la lotta contro il doping e contro i falsi miti dei quali i giovani molto spesso sono vittime. Lo sport deve essere praticato soprattutto perché è un ottimo strumento educativo e formativo e non sotto l’influenza del miraggio di facile notorietà e rapido arricchimento. Se l’una e l’altro alla fine giungono non è male, ma non voglio assolutamente che i giovani abbiano a patire cocenti delusioni o cerchino scorciatoie illecite e pericolose per raggiungere gli scopi imposti dal mercato dello sport.

Sul motivo per il quale la prima associazione nasce in Irpinia, Mennea risponde:

Perché a Lacedonia ho innumerevoli amici che intrattengono rapporti collaborativi con me da molti anni. Ho verificato che hanno saputo creare condizioni ideali per la nascita di una scuola e che già sono pronti a partire. Si tratta di una scommessa: ma perché non scoprire se tra i piccoli e giovani figli del forte popolo irpino non si nasconde un qualche potenziale campione? Sono convinto che a molti basterebbe che gli venga offerta la benché minima possibilità di emergere per dimostrare che lo sport, in Italia, non è affatto finito con il ritiro di gente come me, ma attende soltanto un piccolo aiuto per evidenziarsi.

 

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