
Il teatrino della “politica” a
Lacedonia
PRESENTAZIONE
07. 10. 2005
Lacedonia, ridente (così si dice) paese
altoirpino, un tempo centro di primo piano di questa parte della Provincia
di Avellino, ha visto pian piano spegnersi gli ardori culturali, economici,
imprenditoriali della sua gente che ha preferito la placida tranquillità
dell’incarico impiegatizio, anche lontano da casa, al rischio, anche grosso,
di una qualsiasi attività in loco, professionale, commerciale, artigianale
che fosse.
Così, a terzo millennio cominciato, siamo ridotti
a meno di tremila anime con un destino in parte già segnato data la
crescente difficoltà a trovare lavoro e fortuna in casa propria.
In questo quadro che va di giorno in giorno
peggiorando (sempre nuove partenze di giovani a fronte di qualche sparuto
ritorno), si va sempre più scaldando la corsa per le Amministrative che si
terranno la prossima primavera.
Ci chiediamo, vi chiederete – Beh, staranno
approntando le giuste ricette per far fronte alla crisi, da ogni parte
secondo il proprio credo politico? Staranno preparando programmi, strategie,
incontri per risolvere il problema del lavoro di tanti, giovani e meno
giovani? –
Ci spiace deludere le aspettative di quanti,
ingenui, possano credere a qualcosa del genere!
I locali professionisti della politica si stanno
sì agitando in incontri, per ora segreti, si stanno sì spendendo nella
tessitura di tele di varia fattura, ma certamente non per risolvere i
problemi della gente.
Si stanno “scannando” (è il caso di dirlo) in una
corsa all’investitura, una sorta di primarie locali, basata non sui
programmi ma sulla capacità di attirare il consenso dei “grandi elettori
lacedoniesi” che saranno poi, a successo ottenuto, adeguatamente
indennizzati.
E’ questo il teatrino della “politica” a Lacedonia
(sicuramente comune a tanti altri posti), a tutti noto, corresponsabile del
nostro degrado politico, economico, morale, ma che nessuno è stato ancora
capace di estirpare o comunque di arginare.
Da queste pagine, con questa rubrica (Una poltrona
per due, tre, quattro….), denunceremo questo andazzo, da ogni parte
perpetrato, nel supremo interesse di tutti, nella speranza che qualcuno dei
pretendenti al più alto scranno comunale si spenda un po’ anche nel cercare
concretamente una soluzione ai veri problemi della gente.
Faremo, di tanto in tanto, il punto della
situazione, aperti al contributo di ognuno.
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