Giuseppe Leone: un lacedoniese di
cui essere orgogliosi.
Giuseppe Leone, da
tutti conosciuto come Peppino, è uno di quei compaesani che ci fanno sentire
orgogliosi di appartenere a questa terra.
44 anni, membro laico
dell’associazione Papa Giovanni XXIII, da tempo ha ormai lasciato il paese
natio, deciso a donare gratuitamente la sua vita per le tante, troppe
persone che su questa terra vivono in condizioni di miseria ed abbandono, di
disagio sociale ed emarginazione.
Questa sua vocazione,
dopo anni d’esperienza sul campo in comunità del Riminese per il recupero
dalle tossicodipendenze, lo ha spinto ad andare in Brasile, dove ormai
presta stabilmente la sua opera, unitamente ad altri due membri
dell’associazione.
Anche in Brasile (per
l’esattezza, nella città di Coronel Fabriciano, una cittadina di circa
120.00 abitanti a circa 200 km da Bell’ Horizonte, capitale dello Stato di
Minas Gerais) il Nostro si dedica, unitamente ad altri volontari, al
recupero di ragazze e ragazzi caduti nel tunnel delle tossicodipendenze,
aiutando costoro non solo nella disintossicazione del corpo, ma altresì
aiutando loro a trovare una dignità di persona nella società brasiliana, una
volta terminato il programma terapeutico riabilitativo.
Peppino, infatti, è
il responsabile del Progetto “Pizzaria do Bomsamaritano”, una vera e propria
pizzeria italiana con la quale, oltre a garantire alla meritoria e
volontaria opera che svolge un certo margine d’autonomia economica, offre a
coloro che terminano il programma di recupero una possibilità di lavoro
regolarmente retribuito.
Peppino in Brasile ha
messo su anche famiglia. E’, infatti, sposato con Marly Soares Cirilo,
brasiliana di 31 anni e maestra d’asilo. Da quest’ultima ha avuto un figlio
di nome Cristian.
Entrambi hanno deciso
di costruire la loro casa in uno dei quartieri più poveri della città, dove
il degrado regna sovrano e dove la miseria alimenta facilmente la violenza e
la prostituzione.
Grazie all’aiuto dei
genitori di Peppino, Marly ha potuto realizzare quello che da sempre è stato
il suo sogno: creare in questo quartiere uno spazio ricreativo-educativo per
i bambini più bisognosi, al fine di portare una presenza cristiana in una
realtà di sofferenza d’abbandono
Questi bambini hanno
un’età compresa tra i tre e i sei anni. Attualmente sono seguiti 59 tra
bambini e bambine.
I coniugi Leone
vorrebbero poterne ospitare di più ma ormai sono giunti al limite ed hanno
bisogno del nostro aiuto al fine di poter ingrandire e rendere sempre più
funzionale ed accogliente il Centro Educativo.
Si pensi che per
garantire a 60 bambino un pasto al giorno per tutto l’anno scolastico e
l’opportuno materiale didattico-pedagogico, sono sufficienti appena 1800
Euro, ossia circa tre milioni e mezzo di lire.
Chiunque volesse
aiutare i coniugi Leone in questo progetto, denominato “Escola Infantil
Espaco Criativo”, può effettuare le sue donazioni a:
GIUSEPPE LEONE
Banco do Brasil
Agencia 0365-4 Conta 0.10.919.3
Pubblichiamo
di seguito alcune foto che rendono manifesta la meritoria opera dei coniugi
Leone.
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