Lacedonianews Archivio Anno 2006

     
 
Coordinamento Nazionale Piccoli Comuni Italiani
 
Un milione di cittadini lasciano i piccoli comuni italiani
 
Nonostante le belle parole sulla qualità e sulle teorie che profetizzano il
ritorno di fiamma da parte dei cittadini residenti nella grandi città verso le
piccole comunità, il dato tragico che viene fuori dagli uffici anagrafe dei
piccoli comuni italiani è devastante: un milione di cittadini ha cambiato
residenza negli ultimi due anni dirigendosi verso le grandi e medie città
italiane. Una migrazione biblica che passa nel silenzio vergognoso della
politica italiana e che tocca prevalentemente i piccoli comuni del Sud, della
Calabria, Puglia e Basilicata e i piccoli comuni del Nord, soprattutto delle
valli alpine. La maggior parte dei casi riguarda interi nuclei familiari che si
spostano in cerca di lavoro o al seguito dei figli. Nella maggior parte dei
piccoli comuni italiani, intere generazioni sono ormai scomparse ed è possibile
trovare solo anziani e pochi bambini. E' venuta meno in questi anni, proprio
quella fascia d'età intermedia in grado di dare prospettive anche dal punto di
vista anagrafico alle piccole comunità. Del resto come si fa a trattenere
quelle famiglie che vivono in condizioni di totale disagio per l'assenza
cronica di un pediatra, di una guardia medica, di una biblioteca, della rete
veloce come internet, di strade degne di tale nome, della totale assenza di
lavoro ed in molti casi della chiusura dei Comuni, unica azienda in grado di
dare un poco di lavoro. Un condizione di disastro che a quanto pare nella nuova
finanziaria non trova nessuna risposta, sia pure minima, ma nuovi e definitivi
tagli di risorse per garantire quei servizi costituzionalmente scritti sulla
carta ma di fatto inesistenti. Un milione di persone si spostano in cerca di
condizioni di vita migliori e tutto tace, Incredibile, ma tutto questo accade
mentre i nostri politici si affannano a partecipare a convegni e tavole
rotondo per dire che tutto va bene come nel caso di Berlusconi o che tutto va
male come nel caso di Prodi, senza però mettere sul tappeto uno straccio di
programma serio e condivisibile.
Celle di San Vito,22 settembre 2005       
 
 Il Portavoce
Virgilio Caivano
 

 

 
     

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