Lacedonianews Archivio Anno 2006

 

        DEPECHE MODE ....        

 
 

In alcuni casi parlare o commentare diventa superfluo. Di certo uno di questi casi si presenta quando, ci si trova  di fronte ad icone viventi della musica che, metterebbero in imbarazzo chiunque giacchè nessuna parola sarebbe sufficiente nè opportuna a descrivere quell'arte sublime ed eterea che è la musica. Mi riferisco naturalmente ai sù citati "Depeche", che in fatto di musica hanno detto tanto e ancora oggi, varcata la rispettosa soglia dei 40, riescono a stupire e fare tendenza come da 20 anni a questa parte. L'ultimo loro lavoro, EXCITER, uscito press'a poco un anno fa, è tutt'ora tra gli album più venduti e in classifica per oltre 40 settimane.Non è cosa da tutti.Fatto ancora più eccitante è che sono riusciti a distanza di oltre 5 anni anni dal loro precedente album"Ultra" a riproporre gemme musicali degne dell'eredità lasciata dai precedenti e innumerevoli successi degli anni 80 e 90.Gruppo all'avanguardia e iniziatore del genere elettronico,i Depeche Mode,hanno alternato periodi di intenso e folle lavoro a periodi anche abbastanza lunghi di pausa e riflessioni,attraversati da crisi profonde sia a livello personale che collettivo e spesso vicini allo sciogliersi.Ma per nostra fortuna ,questo immenso patrimonio artistico non è andato perso e si è riproposto più saldo e compatto che mai. Si avverte dal primo momento che si ha un approccio con la loro musica,che si tratta di un sound articolato,ricercato e vissuto dall'interno. Come ho premesso è inutile star qui troppo a parlare ,sia per difficoltà che per la scontatezza del valore di questo gruppo;e infatti ciò in cui mi sono lanciato,vuole solo essere pura ammirazione e quasi riverenza per chi tanto ci fà sognare. E poi personalmente è come se qualcosa del genere mi fosse dovuto, come se non potessi sottrarmi dal farlo.Nell'ascoltare la ballata "free love" si entra in un universo parallelo dove si avverte nostalgia e speranza verso giorni di amore tra la gente ,di voglia di esprimere i propri sentimenti positivi. In un certo senso è un brano che racchiude l'intera essenza dei nuovi "depeche",saggi e forse meno inclini all'istintività e alla durezza di una volta ma pur sempre motivati e coerenti con il proprio stile. Slogan come "personal jesus" forse non potranno essere più ripetuti ma forse a volte è bene così,può bastare un unico motivo per racchiudere lo spirito di un intero periodo musicale.Magari il ripetersi sarebbe dannoso e poi credo che rinnovarsi mantenendo pur sempre il proprio stampo, sia da veri professionisti e la condizione ideale. Rinnovarsi,mettersi in gioco, ma seguendo un proprio obbiettivo,una strada che porterà comunque nel posto che ci si era prefisso.A mio avviso è ciò che i Depeche Mode sono riusciti a fare...Per intendesi ,non sono mai mancati in nessuno dei loro album,pezzi corposi e sinistri come anche nell'ultimo: "the dead of night",nè altri come la sempre viva "enjoy the silence",ballate d'amore e mistero ,nè altri autodistruttivi e aspri come "it's no good".Le tracce vocali poi ....uniche;Dave continua a muoversi e a scoprire i meandri più nascosti della sua voce ,melodie cavernose ,che a volte sfiorano il diabolico. Le chitarre riproducono melodie tristi e cupe  e i sintetizzatori sparano ritmi incessanti e netti.Il tutto  curato nei minimi particolari ,da vità a creature da prendere con attenzione e a piccole dosi per i cuori e le orecchie più deboli.Bisogna entrare in quel tipo di dimensione ,di dimensione sofferta  che scopre i lati più bui di questa ,non saprei come definirla , vita.Onore a voi ,cavalieri erranti e solitari e...Dream on....together...

by Ian

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