L'Italia è il più grande museo a cielo aperto esistente al mondo: della qual cosa sono consapevoli tutti, eccezion fatta, a quanto pare, per molti italiani. Sono in tanti a non rendersi conto delle enormi potenzialità esistenti nel nostro Paese nel campo della cultura, dell'arte, del patrimonio storico ed archeologico, veicolo potente di uno sviluppo anche economico, se si riesce a tutelare e valorizzare adeguatamente il ricchissimo complesso di monumenti, siti archeologici ed ambientali, strutture museali che punteggiano a macchia di leopardo tutto il territorio nazionale. Ed invece la salvaguardia di tanti tesori grava, sempre più spesso, sulle schiene volontarie di appartenenti a diverse associazioni di volontariato. Opera preziosa, indubbiamente, ma che può risultare inadeguata rispetto all'entità dei compiti ed alla loro complessità. La salvezza e la valorizzazione dei nostri tesori nazionali dovrebbero entrare a pieno titolo nel quotidiano individuale di ogni singolo cittadino, permeando di sé i pensieri, la cultura e persino l'abitudine di tutti gli italiani. Importantissima, quindi, ai fini della formazione di una nuova coscienza collettiva, risulta essere l'opera divulgativa di queste associazioni che hanno fatto della formula no profit la loro bandiera. Pubblicazioni come questa, che hanno il grato compito di tenere a battesimo, sono importantissime e non soltanto per il contributo che offrono al dipanamento delle problematiche scientifiche inerenti alla storia ed all'archeologia, ma anche e soprattutto perché, visibilizzate e diffuse, svegliano le coscienze e gli intelletti dal torpore in cui sono immersi, suscitano curiosità ed interesse, incrementando il numero di coloro che si ergono a protettori e valorizzatori di una cultura finalmente riavvertita come propria, perché in essa è la radice dell'attuale società. Ritengo che l'Italia si avvierà sulla strada di una maggiore e ben più incisiva civiltà quando nei suoi cittadini maturerà il sentimento di " obbligo etico " di proteggere il patrimonio culturale, dimostrando in tal modo di aver finalmente compreso a chi esso appartenga e chi ne siano i soli proprietari: loro stessi. PIETRO MENNEA Eurodeputato. Membro della Commissione Cultura, Istruzione, Sport, Informazione e Giovani in seno al Parlamento Europeo. |