Era un centravanti vero. Aveva un fisico possente e una forza esplosiva naturale. Ma soprattutto aveva il dono si saper riunire intorno a sé gli amici e di coinvolgerli nei suoi racconti. Ero ragazzino quando Emilio giocava e non facevo parte ancora della squadra ma ricordo mentre spiegava a tutti il perché non avrebbe mai fatto fortuna nel calcio avendo al fianco “due mezze ali” come Nicola Di Ninno e Filippetto Zichella. Ma Emilio era eccezionalmente bravo nel saper raccontare quegli episodi e i suoi racconti sono ancora ben impressi nella memoria di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e di partecipare alle sue avventure. |