Falchi rossi -Lacedonia 3-2

Classifica  2005-06
Ariano-Lacedonia 0-0
Lacedonia-S.Tomm.1-0
Lacedonia-F.Rossi 5-3
Lioni-Lacedonia 1-2
P.Aquilone-Laced.1-1
Lacedonia-Cesinali 1-0
Lacedonia-Teora 4-1
Melitese-Lacedonia 3-1
Lacedonia-Calitri 3-2
Paternopoli-Laced.4-6
M.Miletto-Lacedonia1-2
I.Teora-lacedonia 3-3
Lacedonia-S.Potito 3-0
Serino - Lacedonia 1-1
S.Potito-Lacedonia 3-1
Lacedonia-Forino 0-0
Laced.- P.Aquilone 2-2
Lacedonia-Flumeri 1-1
Laced.-ArianoSt.1-1
Falchirossi-Laced.3-2
Calitri - Lacedonia 3-1

LACEDONIA, SCONFITTA CHE PESA       

I Falchi Rossi s’impongono per 3 a 2 sui nostri rossoblu, a segno con una doppietta di N. Bonaventura.

di Domenico Bonaventura   

“Continuità” dev’essere vocabolo poco noto dalle parti della Lacedonia calcistica.

Quando pareva che i giocatori avessero ingranato la marcia giusta ed acquisito la mentalità della squadra vincente, ecco l’intoppo, la sconfitta che non t’aspetti. Beninteso, le trasferte in quel di Avellino sono sempre molto ostiche, piene di difficoltà, ma le ultime prestazioni della squadra avevano lasciato nei tifosi la convinzione che i nostri baldi giovani avrebbero imposto la loro supremazia anche lì. Purtroppo, si torna a mani vuote. Una sconfitta che brucia doppiamente, considerando che il Cesinali ha invece proseguito la sua striscia di vittorie, ed ora siede comodo, comodo sul trono della prima in classifica.

            Confortati dalle consuete motivazioni pre-gara, i lacedoniesi scendono in campo con la voglia di far propria l’intera posta. In porta, fiducia al giovane e promettente Pignatiello. La linea difensiva torna a quattro, con l’inserimento di Di Stefano sulla sinistra. Confermati, al centro, Damiano e Di Conza, mentre a destra fiducia al giovane Senese. Quatrale, Clemente, Palladino e Megliola compongono, partendo da destra, il quartetto di centrocampo, mentre l’attacco è affidato a Sciretta e a Nicola Bonaventura. Si parte col piede pigiato sull’acceleratore, però la marcia pare non inserita: tanto ardore, ma è solo un dominio sterile. Al 10’ padroni di casa in vantaggio: schema su punizione che libera al tiro il n.7, la cui conclusione, carica d’effetto, colpisce il terreno e cambia direzione, ingannando Pignatiello. Nemmeno il tempo di riorganizzarsi che arriva il raddoppio. Dalla destra un pallone a campanile cade tra i piedi del n.9 che, solo soletto, non deve faticare più di tanto a depositare in fondo al sacco. A questo punto, una reazione è d’obbligo, altrimenti sarebbe meglio abbandonare e tornare a casa anzitempo. Alla mezzora, questa reazione si concretizza. Dalla destra Quatrale mette al centro un bel pallone sul quale si avventa Nicola Bonaventura che, con un gran bel colpo di testa, infila sotto l’incrocio, dove il portiere avversario non può arrivare. Si va al riposo sul 2 a 1, con i nostri rinfrancati e ri-motivati dall’aver ridotto lo svantaggio.

Nella seconda frazione, in campo c’è una squadra sola. Che attacca, attacca a testa bassa alla ricerca del pari. Ma, come spesso succede, subisce la rete nell’unico momento in cui gli avversari riescono ad affacciarsi dalle parti di Pignatiello. La terza segnatura, di nuovo ad opera del n.9, è molto simile alla seconda. Tuttavia, la concessione del gol da parte dell’arbitro scatena le ire dell’intero reparto difensivo, che accusa la giacchetta nera di non aver ravvisato il netto fuorigioco del marcatore. A dire il vero, ieri l’arbitro si è distinto per la diversità del metro di giudizio adottato: molto permissivo con i padroni di casa (dei quali non ha potuto non espellere un giocatore che lo aveva apostrofato in malo modo), e molto severo con gli ospiti, sette undicesimi dei quali si sono visti sventolare il cartellino giallo sotto il naso. Il 3 a 1 non demoralizza i nostri rossoblu, che cercano, a questo punto, almeno il pareggio. Alla mezzora, un cross a mezza altezza dalla sinistra da parte di Di Stefano viene girato al volo da N. Bonaventura, che, in anticipo sul suo marcatore, lo spedisce sotto la traversa. Un gran gol, che dà fiato ai nostri baldi giovani per portare il forcing finale nella metà campo avversaria. Ma il risultato non cambia, e si torna a casa con una sconfitta pesante.

IL MIGLIORE IN CAMPO. E’ senza dubbio alcuno Nicola Bonaventura, centravantone da un gol a partita. E’ lui che mantiene accesa la fiammella della speranza, bucando il portiere avversario due volte, con due reti una più bella dell’altra. La prima unisce forza ed agilità, la seconda è il trionfo della potenza. Non sarà l’apoteosi dell’eleganza, ma quanto a cinismo dimostra di sapere il fatto suo. Tanque.