




















 |
LACEDONIA, UN PAREGGIO CHE SERVE A POCO.
Contro la Flumerese un gol di Vece riaddrizza un match che si era messo
davvero male.
di
Domenico Bonaventura
Brutta partita. Abbiamo assistito davvero ad una brutta partita, ieri,
al “Tonino Arminio”. Poco gioco, poca lucidità, molto nervosismo e
molti, troppi, inutili e controproducenti battibecchi tra compagni di
squadra. Una squadra -la nostra- che doveva vincere, portare a casa i
tre punti, e che invece si ritrova con un misero punticino, per di più
sudatissimo.
Novità tra i pali nell’undici titolare dei rossoblù, con
Palladino che rileva (scelta tecnica), il giovane e valido Giovanni
Pignatiello. Inoltre, in difesa spazio a Leonardo Megliola, con Mario Di
Conza relegato in panca. Senese, Damiano e Di Stefano completano il
reparto. A centrocampo, Caggiano deve sopperire all’assenza per
squalifica di Saverio Palladino. Clemente ne fa le veci, affiancato da
Enrico Quatrale, mentre Quaglia e Massimo Megliola presidiano le fasce.
Nicola Bonaventura e Antonio Sciretta compongono il tandem d’attacco.
Il match è davvero spento, anche se la Flumerese, forse in
qualche modo invogliata dai padroni di casa, non si mette sulla
difensiva, ed anzi cerca di assumere il comando del gioco. Le azioni da
segnalare sono pochissime, e le poche potenzialmente pericolose sono
tutte costruite dai nostri avversari e vengono puntualmente interrotte
dal fischio dell’arbitro, che ravvisa fuorigioco dovunque. I nostri
baldi giovani (oggi molto meno baldi del solito) vanno vicini al gol
solo con una azione di contropiede, che libera al tiro Nicola
Bonaventura. La sua conclusione, però, è troppo affrettata, non
impensierisce minimamente il portiere avversario e termina sul fondo.
Nel secondo la musica non cambia. Dopo pochi minuti, però, la formazione
ospite trova il vantaggio su un calcio di punizione dalla lunga
distanza. Il numero 5 pesca il jolly e batte Palladino, il cui tuffo per
la verità ai più è sembrato partire in netto ritardo. Dopo il gol
subito, i lacedoniesi si tuffano in modo tutt’altro che ordinato nella
metà campo avversaria, alla disperata ricerca del pari. Tuttavia non
riescono a creare minimamente pericoli alla squadra avversaria.
L’ingresso di Antonio Vece al posto di Quaglia (opaca la sua prova)
porta un po’ di verve e di ordine nella manovra dei nostri, ma
ugualmente i frutti non arrivano. All’ ’80, finalmente, giunge il
pareggio. E’ proprio Vece, appostato dentro l’area di rigore, a
sfruttare abilmente una bella torre di Bonaventura. Il pareggio pare
rinvigorire i nostri, che tentano un assalto all’arma bianca. Ma
espugnare la difesa flumerese sembra una vera impresa, tanto che, in
quest’ultima fase, il gioco ristagna a centrocampo. Non si riesce a
portare un pericolo -che sia uno- alla porta avversaria. E la partita
termina con un pareggio di cui, tutto sommato, bisogna essere
soddisfatti. A recriminare, infatti, sono gli ospiti, autori di una
prova senz’altro superiore alla nostra.
IL MIGLIORE IN CAMPO/1. E’
Mario Di Conza, il cui ingresso in campo muta le sorti del match.
Peccato che al primo scatto -a freddo- il suo bicipite femorale ne
risenta irrimediabilmente…
IL MIGLIORE IN CAMPO/2. E’
Antonio Vece, punta di indubbio talento e glorioso passato. Il suo
ingresso (stavolta è vero) ha un effetto benefico sul match, un po’ come
accade con le donne…Si fa trovare pronto sulla torre di Bonaventura, e
la sua girata di destro, che non è nemmeno il suo piede, ha almeno il
merito di riequilibrare il match. Fondamentale il suo contributo umano:
è l’unico a tenere i nervi saldi e a calmare alcuni compagni altrimenti
imbestialiti. Angioletto.
|