Lacedonia - Parco Aquilone 2 - 2 |
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LACEDONIA, BEFFA AL 94’!!Dopo aver ribaltato lo svantaggio iniziale, i rossoblu vengono raggiunti a pochi secondi dalla fine di Domenico Bonaventura Un vero peccato, l’epilogo della giornata di oggi. Si era messa benissimo, sembrava dovessimo portare a casa altri 3 punti, dopo quelli di mercoledì scorso. Il Parco Aquilone, squadra di bassa classifica, era venuta al “Tonino Arminio” (a proposito, “squadrare” il campo non sarebbe una cattiva idea…) con il preciso e fin troppo dichiarato scopo di portare a casa l’intera posta. Noi, che comunque non abbiamo alcuna intenzione di regalare nulla a chicchessia, siamo scesi in campo con lo stesso, preciso obiettivo. Ma le motivazioni, si sa, nel calcio spesso riescono a colmare il divario tecnico. E ciò, ad inizio partita, è puntualmente avvenuto. Caggiano manda in campo una formazione molto simile a quella che mercoledì ha battuto il Lioni. Novità si registrano in difesa, dove il ritorno di L. Megliola in coppia con Damiano porta al conseguente spostamento di Senese sulla destra; a sinistra ancora Di Stefano. Nel reparto mediano, l’indisponibilità del nostro metronomo Palladino induce il mister ad inserire Quatrale al fianco di Clemente. Sulle fasce, Quaglia a destra e D. Bonaventura a sinistra cercano di dare spinta e fornire assist al solito duo avanzato, formato da N. Bonaventura e Sciretta. Come detto, il match inizia con i nostri avversari ben più in gara di noi. Pochi minuti e , non bastasse, bisogna fare i conti con l’infortunio di Clemente: in campo il giovanissimo Antonio Melchionna, che va a presidiare la fascia sinistra, con conseguente dirottamento al centro di D. Bonaventura. Dopo ripetuti attacchi verso la nostra porta, arriva (15’) la rete del vantaggio ospite: la sfera giunge nel cuore dell’area di rigore direttamente da fallo laterale; il numero 9 ha tutto il tempo di stoppare, girarsi, rifilare una spallata -non vista- a Damiano e freddare Pignatiello con un bolide sotto il primo incrocio. Le timide proteste per il fallo subito dal nostro difensore non nascondono l’errore commesso e la situazione creatasi: bisogna rimontare, a tutti i costi. La reazione c’è, inizialmente non è veemente come ci si aspetterebbe, ma almeno iniziamo a conoscere la loro area, fino a quel momento inviolata. Conclusioni da segnalare, però, zero. Alla mezzora, una perfetta verticalizzazione del giovane Quatrale mette N. Bonaventura a tu per tu col portiere: la freddezza non gli manca, ed è il pareggio. Sulle ali dell’entusiasmo, i nostri baldi giovani continuano a premere, sfiorando la rete del vantaggio, prima con Quaglia, poi di nuovo con N. Bonaventura. La seconda frazione si apre come si era chiusa la prima: i padroni di casa protesi in avanti alla ricerca del vantaggio. Vantaggio che arriva, dopo vari e vani tentativi, al quarto d’ora: spettacolare la conclusione di Quaglia dai 25 metri. Nulla può l’estremo difensore avversario su una parabola perfetta, che termina la sua corsa incocciando la traversa e accarezzando la rete. Il match sembra ormai in tasca, è stata ristabilita la superiorità tecnica. Potrebbe arrivare anche la terza rete, ma N. Bonaventura si mangia incredibilmente due occasioni sotto porta. Con un direttore di gara che fischia a senso unico tutti (ma proprio tutti) i contatti, manco fosse una partita di calcetto, i dieci minuti finali diventano di fuoco. Gli ospiti hanno tre calci piazzati dai 25 metri: i primi due terminano alti. Il terzo, ad un minuto dalla fine, termina la sua corsa sotto l’incrocio dei pali: imprendibile per Pignatiello. 2 a 2 e tutti sotto la doccia, arbitro compreso: magari si sarà schiarito le idee… IL MILGLIORE IN CAMPO. E’ certamente Quaglia, “quannelese” che disputa un match davvero sopra la media. Spunti, scatti, cross, e quel gol dalla distanza da non crederci. La fascia destra è la sua, anche se forse deve tener presente anche i ripiegamenti. Comunque, davvero un giocatore su cui poter fare affidamento. Sbloccato.
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