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LACEDONIA, UN EXPLOIT DA CAPOLISTA
Gli uomini di
Caggiano si impongono a Montemiletto con una prova di grande sacrificio.
di
Domenico Bonaventura
Panettone, pandoro, calzoncelli. Non c’è
specialità di Natale in grado di fermare l’avanzata dell’U.S. Lacedonia
che, dopo il nuovo rinvio della gara di mercoledì scorso in casa col San
Potito Ultra (match sospeso per nebbia sul punteggio di 0 a 0), espugna
il campo del Montemiletto. Una vittoria che serviva come l’aria alla
squadra di Caggiano, che iniziava a sentire odore di contestazione. Una
vittoria figlia del sacrificio, dello spirito di abnegazione di tutti i
giocatori, che hanno messo in campo, specialmente nella seconda
frazione, grinta, coraggio e orgoglio.
Il primo tempo si gioca, infatti, molto più nella
metà campo ospite. I pericoli giungono soprattutto dal lato destro, dove
Senese e Domenico Bonaventura non riescono bene ad arginare le folate
offensive degli esterni avversari. Tuttavia, è Nicola Bonaventura a
sfiorare la rete per primo, con un colpo di testa, dopo 10’, che il
portiere avversario toglie dall’incrocio con un colpo di reni.
Il resto è un dominio sterile del Montemiletto,
che non produce azioni degne di nota.
Nella seconda parte del match i nostri giovani,
pur non supportati da una condizione fisica propriamente ottimale,
offrono una prestazione grintosissima. Combattendo su ogni pallone,
riescono ad alzare il baricentro della squadra. Al 15’ i padroni di casa
sprecano una ghiottissima occasione per portarsi in vantaggio. Una palla
persa da Clemente espone la nostra retroguardia ad un fulmineo
contropiede. Un rimpallo libera il numero 11, che si ritrova solissimo
davanti alla porta vuota, ma incredibilmente spara alto. Gol sbagliato,
gol subito. E’ una regola non scritta che nel calcio risulta spesso
letale. E infatti. Passano solo due minuti e arriva il vantaggio degli
ospiti. Dal cerchio centrale del campo, Palladino verticalizza per
Nicola Bonaventura, il quale elude con un pregevole tocco l’intervento
del suo marcatore, servendo Sciretta; assist a sinistra, per
l’accorrente Massimo Megliola che, di prima intenzione, fulmina
l’estremo difensore avversario con un tiro che si insacca sotto la
traversa. La reazione dei giocatori in maglia bianca è molto confusa. La
squadra si getta in avanti, esponendosi ai contropiede avversari. Alla
mezzora, Sciretta dà inizio ad una prolungata azione di rimessa portata
avanti da Domenico Bonaventura, il quale appoggia per il cross col
contagiri di Massimo Megliola. Lo stacco a centro area di Nicola
Bonaventura è imperioso e preciso. Il portiere non può nulla. 2 a 0. La
partita sarebbe finita, se l’arbitro non ci mettesse del suo, assegnando
un rigore davvero inesistente ai nostri avversari: l’intervento di Ivan
Di Conza è ampiamente regolare, palla piena. Ma la giacchetta nera da
quest’orecchio non ci sente, e conferma la decisione. Il numero 5,
Centrella, spiazza Palladino. Il finale di gara è al cardiopalmo. I
padroni di casa si riversano nella metà campo avversaria, ma ormai il
bunker lacedoniese è impenetrabile e i ragazzi di Caggiano resistono
stoicamente agli attacchi portati, con veemenza ma poca lucidità, dai
giocatori alla disperata ricerca del pareggio. Il fischio dell’arbitro
si confonde con l’urlo liberatorio dei rossoblu, che intascano tre punti
meritati dopo un match ad alta intensità emotiva. Ora ci aspettano tre
gare casalinghe consecutive, due delle quali contro dirette concorrenti.
Sabato si comincia col Cesinali, squadra seconda in classifica. Una
settimana dopo è il turno del Contrada forino. Tra le due, il recupero,
mercoledì 18, col San Potito Ultra. Urge un filotto, tanto per accennare
timidamente una fuga.
IL MIGLIORE IN
CAMPO. E’ Nicola
Bonaventura (sembra, ma non c’è conflitto d’interessi). Al ritorno da
titolare dopo più di tre anni, riesce ad essere decisivo. Fa sponda, dà
profondità, fa valere la sua stazza fisica. E segna una rete da
centravanti vero, un colpo di testa in elevazione che ricorda il Bobo
Vieri di 4/5 anni fa. Bentornato.
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